Scuola frastornata, sempre più confusa e distante

Editoriale di Vittorio Venuti

Districarsi dalla confusione in cui è precipitata la scuola sarà estremamente difficile. La pandemia ha sicuramente favorito un processo di declino avviato già da tempo, aggiungendo un carico complesso di disposizioni, spesso poco chiare, in parte anche improvvisate e contraddittorie o mal congegnate, quasi sempre sulla scorta di decisioni apparecchiate “altrove” e per “altro”. Forse sarebbe stato necessario fare più tesoro dell’esperienza del primo anno della crisi pandemica per approntare una risposta più organica del sistema scolastico, affrontando perentoriamente le problematiche subito rese evidenti, dall’aerazione delle aule (alquanto imbarazzante e poco salutare la soluzione di tenere aperte le finestre) agli spazi e al numero degli alunni per classe, anziché fissarsi sulla ripresa a tutti i costi delle lezioni in presenza e sul declassamento della DaD, ben sapendo che la scuola in presenza non poteva essere invocata stante i molti vincoli che costringono la stessa frequenza degli alunni.

L’impressione che si è evidenziata è stata quella di voler agire nella logica del tampone… e poi si vedrà! Forse corretta anche questa modalità di affrontare l’emergenza se non si fossero aggiunti sempre più carichi di lavoro e incombenze burocratiche che hanno aggravato la situazione anziché alleggerirla, e comunque ulteriormente pesando sui dirigenti e sui suoi collaboratori, sugli insegnanti, sui direttori SGA e sul personale ATA, che hanno lavorato e continuano a lavorare fino allo stremo, senza che si profili alcun riconoscimento a compensare stress emotivi e orari di lavoro stravolti. Apprezzabile senz’altro l’acquiescenza con cui il mondo della scuola ha corrisposto ad ogni mutevole intenzione proveniente dal Ministero, certamente evidenziando un forte senso di responsabilità, ma una più manifesta intolleranza o un contraddittorio, forse, sarebbero stati più opportuni.

Da tutto questo, e per come le cose sono state ufficialmente condotte, nel complesso la scuola ne esce tutt’altro che rafforzata, il personale ancora più frustrato, il rapporto con le famiglie degli studenti reso ancora più delicato. Lo stato confusionale sembra essersi viepiù aggravato.

In proposito, suggerisco, col permesso dell’autore - il collega Carlo Braga -, la riflessione seguente, affidata ad un post su un social:

  Carlo Braga - Dirigente scolastico

Rubo l’immagine di un’opera d’arte di Birgit Dieker poiché la trovo, nella sua semplice complessità, una plastica rappresentazione della scuola in questo momento.

Ritrovo la complessità gestionale della vaccinazione degli studenti e dei docenti, fra mille veti contrapposti, in un intrigo di norme e protocolli talvolta di difficile comprensione e altrettanto difficile applicazione.

Ritrovo le molteplici visioni della didattica a distanza che, da semplice mezzo insostituibile di supporto in un momento in cui era impedita la didattica in presenza, è diventata un moloch da abbattere senza valutarne le potenzialità effettive e senza lavorare sulla qualità dei processi di apprendimento ad essa correlati.

Ritrovo le contorsioni inerenti l’alternanza scuola-lavoro-PCTO e il desiderio di tanti “esperti della scuola” di eliminarla poiché inutile e sottrae tempo all’insegnamento vero d’aula. “Esperti della scuola” che si rifanno alle loro esperienze scolastiche, forse un po’ sbiadite dal tempo.

Ritrovo la visione dell’Esame di Stato in cui ciascuno fornisce un indirizzo e una convinzione, generando un impianto complesso ad assetto variabile che destabilizza, mettendo in secondo piano il fatto che saranno i medesimi docenti che scrutineranno e poi valuteranno in esame i propri studenti.

Ritrovo la contrattualistica scolastica e le norme sul reclutamento del personale che si occupano di tutto, in centinaia di pagine di prescrizioni, ma escludono completamente il concetto di qualità e selezione, permettendo l’accesso a scuola senza alcuna valutazione.

In ultimo ritrovo nell’immagine lo sforzo continuo e ripetuto fatto da chi ci crede veramente, la scuola come “salvagente”, la ragion d’essere della scuola.

 Panoramica degli articoli di questo numero.

Michela Lella interviene con “Le perplessità della scuola in presenza”, che non corrisponde a quella caldeggiata dal ministro Bianchi e dal Presidente del Consiglio Draghi, così pronti a proclamare la cessazione della didattica a distanza, rea di aver prodotto un rilassamento apprenditivo per molti alunni delle secondarie. La scuola in presenza così sostenuta e così soggetta alle prescrizioni e ai vincoli imposti dalle disposizioni anti Covid, è una scuola senza vita, lontana dal corrispondere a quella di prima della pandemia, essendo mutata radicalmente la dinamica della vita scolastica.

Anna Armone propone “Il danno all’immagine della Pubblica Amministrazione” ricordando che la giurisprudenza è ormai unanime nel ritenere che il danno all'immagine sia un danno-conseguenza e che quindi esso richieda una specifica prova da parte di chi, assumendo di averlo subito, pretenda di essere perciò risarcito. Le pubbliche amministrazioni sono tenute a mantenere un’immagine positiva della propria organizzazione (direttiva della Funzione Pubblica n. 8/2007).

Stefano Feltrin tratta de “Le procedure di affidamento dei contratti pubblici sotto soglia in ambito scolastico”, ovvero di quei contratti per i quali l’importo a base di gara sia al di sotto di complessivi 140.000 euro e che rappresentano per la scuola la stragrande maggioranza dei contratti affidati per la propria gestione e funzionamento.

Luciana Petrucci Ciaschini propone la seconda parte de “L’anno di formazione e di prova del personale docente” (prima parte sul numero 12/2021) nella quale tratta le finalità di detto periodo e le attività proprie che l’Amministrazione è tenuta ad espletare al termine del periodo di prova. Vengono evidenziati: i criteri di valutazione, il bilancio delle competenze, le procedure per la valutazione. A corredo: facsimile di relazione del DS al Comitato di Valutazione del servizio e fac-simile di decreto di conferma in ruolo.

Stefano Stefanel rileva “I pericoli dell’affidamento diretto”. Si evidenzia come le scuole si siano trovate strette tra necessità di acquisti legati all’emergenza in tempi ridotti, e come questo abbia favorito lo snellimento delle procedure di affidamento di incarichi o commesse. Peraltro, l’innalzamento del tetto per l’affidamento diretto ha spinto a negoziare il meno possibile e ad affidarsi a soggetti di fiducia. L’esortazione è di controllare l’entusiasmo e agire con prudenza, visto che le procedure di controllo poi si trascinano negli anni.

Vittorio Trifoglio, in “La selezione del personale nei progetti PON FSER”, ricorda che, al fine della selezione, occorre rispettare procedure di individuazione e/o reclutamento del personale conformi ai principi di trasparenza, pubblicità, parità di trattamento, buon andamento, economicità, efficacia e tempestività dell’azione amministrativa. Le figure esenti da procedure di selezione sono il DS e il DSGA. Alla descrizione delle procedure si accompagna l’Avviso di reclutamento di personale interno all’istituzione scolastica.

Damiano Verda si muove tra “Realtà e percezione”, ovvero della necessità di distinguere e interpretare i fatti ponendo attenzione anche alle fonti da cui si ricavano notizie, in primo luogo internet, prezioso veicolo di conoscenza ma anche terreno fertile per le fake news.

Filippo Sturaro riflette su “Il profilo del docente per le attività di sostegno alla luce dei Quadri di riferimento per la valutazione delle prove concorsuali”. In particolare ci si riferisce al concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola dell’infanzia e primaria su posto comune e di sostegno.

Maria Chiara Grigiante illustra i compiti di una task force di innovazione che opera già da due anni. “ETF: Équipe Formative Territoriali” e di cui lei stessa fa parte.Questa task force di docenti (200 unità) opera sul territorio nazionale con il fine di promuovere misure e progetti di innovazione didattica negli Istituti Scolastici, ma sono ancora pochi i Dirigenti Scolastici, gli Animatori Digitali e i docenti informati sull’esistenza di questa selezionata “unità operativa”.

Mario Di Mauro, per la Scuola in Europa, titola il suo intervento “Sistemi scolastici e sistemi startup tra il manifesto, il sotteso e l’impensabile”, volgendo l’attenzione all’interesse che molte imprese, soprattutto tecnologiche, rivolgono verso la scuola per comprendere come reimpostarla. Nelle esperienze educative, oggi sempre più frequenti, costituiscono un insieme di unicum al quale ascrivere ora metodologie ideative ora strumentazioni didattiche ora nuove soluzioni organizzative dirette a coinvolgere, agendo in modo tanto inatteso quanto efficace.

Stefano Callà, per la rubrica i casi della scuola nel suo pezzo “Istanza di accesso civico generalizzato per documenti di gara d’appalto”, affronta la problematica dei limiti dell'accesso civico generalizzato, per quanto concerne l'obbligo delle istituzioni scolastiche di consentire l'accesso ai documenti e informazioni ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione obbligatoria.

Vittorio Venuti, per la rubrica di Psicologia, propone “I problemi si risolvono solo si è in grado di vederli”, una riflessione che invita a focalizzare l’attenzione sulle disuguaglianze che caratterizzano gli alunni e di cui gli stessi alunni sono incolpevoli portatori. Vengono messi in discussione il libero arbitrio, i voti e i giudizi.

Valentino Donà, per lo Sportello Assicurativo, propone il seguente quesito: Dopo gli avvenimenti di marzo 2019 a Crema e di maggio 2019 ad Arquà Petrarca, in cui i conducenti di due scuolabus si sono resi responsabili di incidenti mentre erano alla guida dei mezzi durante il trasporto degli alunni, alcune famiglie ci hanno chiesto se le coperture assicurative stipulate dall'Istituto scolastico coprono gli eventuali danni provocati.

La Casa Editrice Euroedizioni Torino S.r.l. è una società che si occupa prevalentemente di problemi organizzativi e gestionali delle scuole di ogni ordine e grado, sia sotto l'aspetto pedagogico-didattico che sotto quello amministrativo-contabile; a tal fine fornisce informazioni, consulenza, riferimenti interpretativi, formazione anche on line, supporti operativi, edizione di testi per la gestione delle istituzioni scolastiche, manuali per la preparazione ai concorsi del personale scolastico. 

Copyright © 2022 Euroedizioni Torino Srl

Save
Cookies user prefences
Utilizziamo i cookie per garantirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se rifiuta l'uso dei cookie, questo sito web potrebbe non funzionare come previsto.
Accetta tutti
Rifiuta tutti
Analytics
Strumenti utilizzati per analizzare i dati per misurare l'efficacia di un sito web e per capire come funziona.
Google Analytics
Accetta
Decline